Dialoghi della Ricerca scientifica, con l’attualità e con l’esperienza, dalle ore 18.00 alle ore 20.30 con PILLOLE della durata di 15 minuti ciascuna
IL PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI:
>Gerardo Canfora
Quando i computer smisero di avere la forma di computer
C’è stato un tempo in cui i computer avevano la forma di computer. Stavano lì, di fronte all’utente, ben identificati dalla loro fisicità, il monitor, l’unità centrale, la tastiera. Raccoglievano dagli utenti un insieme di dati, spesso numeri, e restituivano altri insiemi di dati, tipicamente tabulati fatti a loro volta di numeri, che poi l’utente (esperto!) interpretava per costruire ponti e palazzi, per gestire la contabilità della propria azienda, o per decidere le turnazioni dei dipendenti, tanto per fare qualche esempio. Poi le cose sono cambiate, i computer hanno smesso di avere la forma dei computer per entrare negli oggetti che usiamo quotidianamente, nelle auto che guidiamo, negli elettrodomestici, nei telefonini. Non si è trattato solo di un cambiamento strutturale, ma di ruolo: i computer hanno smesso di essere oggetti esterni ai processi del mondo reale, con cui interagivano attraverso l’intermediazione degli utenti, per entrare direttamente nella gestione di sistemi complessi, dai sistemi di trasporto ai sistemi di erogazione dei servizi, dalle applicazioni nel settore della salute e del wellness alla gestione delle città “intelligenti”. A cambiare è stato anche il modo in cui il software, le applicazioni che rendono i nostri computer-non-computer utili in tanti momenti delle nostre giornate sia lavorative sia di svago e relazioni sociali, vengono sviluppate. Con il diffondersi dell’intelligenza artificiale, anziché istruire i computer su cosa fare, passo dopo passo, per risolvere un problema, insegniamo loro ad apprendere le azioni da svolgere: “educhiamo” i computer più che programmarli.
>Aglaia McClintock
Giustizia umana e divina sull’Arco di Traiano
Proviamo a leggere l’Arco di Traiano come avrebbero fatto gli antichi. Qual è il messaggio che trasmette? Rispetto alla Colonna di Traiano di Roma in cui predominano scene di razzia, violenza e sopraffazione guerresca, sull’Arco di Benevento sono rappresentate prevalentemente scene di di pace. Forzando i termini, potremmo dire che l’Arco con le sue immagini di figli in braccio ai genitori, dei raccolti e dell’abbondanza che i provvedimenti in favore del commercio hanno realizzato, delle elargizioni accordate ai cittadini e alle cittadine in difficoltà, ricorda lo scudo di Achille, una grande rappresentazione dell’ordine della vita e della civiltà intercalata nell’ordine della natura. Solo che in ogni episodio raffigurato sul monumento di Benevento l’unico protagonista è Traiano, eroe civilizzatore inviato dagli dèi per assicurare la giustizia umana e con essa la giustizia divina.
>Celestino Grifa
Tracce dell’antico Egitto nel centro storico di Benevento, una storia raccontata dalle rocce
I lapidei ornamentali ci rimandano alla cultura materiale di un luogo, alle sue tradizioni e alle sue antiche tecniche costruttive. Generalmente queste ultime rispecchiano in modo speculare la geologia e le risorse di quel luogo, eppure, talvolta, la presenza di rocce “esotiche” e la loro interpretazione possono raccontare delle storie ulteriori ed affascinanti. È il caso dei materiali attribuibili all’Iseo di Benevento, luogo di culto non più tangibile ma i cui resti, dislocati nel centro storico, ci riportano ad un passato egittizzante della Benevento romana.
>Francesco Fiorillo
Acqua: una risorsa strategica
Il bene più prezioso alla base delle attività umane e alla base della vita stessa, tutta, è l’acqua.
L’intervento espone una panoramica delle attuali disponibilità di questa risorsa in ambito regionale e locale. Un breve confronto in ambito internazionale ne chiarisce la sua importanza strategica e geopolitica.
>Francesco Pepe
Le opzioni del Paese di fronte alla crisi energetica
Una chiacchierata per parlare di energia in Italia: quali sono le fonti energetiche su cui il Paese basa la sua economia, perché abbiamo così tanto bisogno del gas, quale ruolo possono svolgere i rigassificatori in un inverno che si preannuncia complesso, quanto lontana è la prospettiva di un uso massiccio delle fonti energetiche rinnovabili.
>Pasquale Vito
Genetica e pregiudizio
Per lungo tempo gli esseri umani sono stati classificati in “razze” diverse, tenendo conto di differenze fisiche come il colore degli occhi, della pelle e dei capelli. Ma siamo sicuri di sapere cosa significhi esattamente la parola “razza”? E, soprattutto, la specie umana è costituita da gruppi di individui o popolazioni geneticamente diverse e classificabili, come i cani o i cavalli? I tumultuosi avanzamenti della genetica moderna difatti smentiscono l’idea ottocentesca che l’umanità sia frammentata in gruppi biologicamente distinti, quei gruppi che in altre specie si chiamano razze.
> Giovanni Caturano
Metaverso: che cos’è in realtà (virtuale)
Il metaverso viene indicato da alcuni come il futuro del web e da altri come un pericolo per la società. Per poter giudicare serve innanzitutto capire di che si tratta, senza mistificazioni né pregiudizi: cosa già esiste e cosa possiamo aspettarci nel futuro del lavoro e della socialità.
>Matteo Rossi
Moneta e scambi: dalla moneta di banca alla criprovaluta
Le criptovalute affascinano tutti. Sembrano essere la moneta democratica per eccellenza. Nessun controllo, nessun costo, nessuna autorità garante. Tutto basato sulla fiducia di chi crea e di chi usa la cripto. Ma bitcoin e le altre criptovalute non sono state la prima moneta fiduciaria, anche la nota di banco era basata su fiducia e uso convenzionale. Attraverso una storia degli scambi, impareremo a conoscere cosa è la moneta, quali sono le sue funzioni e capiremo se il bitcoin è una valuta o qualcosa d’altro.
>Gilda Antonelli
Soft skills per avere successo nella vita
Contribuire allo sviluppo delle competenze imprenditoriali (soft skills) nelle università, negli istituti di istruzione superiore e nelle imprese, si può.
In collaborazione con 4 università europee (Polonia, Estonia, Portogallo e Finlandia) e 8 aziende partner sono stati sviluppati metodi innovativi di insegnamento e di apprendimento in risposta alle esigenze e alle sfide della società, tenendo conto di globalizzazione, dei progressi tecnologici e dei cambiamenti demografici. Saranno presentate le competenze imprenditoriali essenziali per il successo dell’individuo come studente, lavoratore e cittadino e sarà testato il metodo di insegnamento su due classi campione per due competenze specifiche: creatività e problem solving.
>Angelo Riviezzo
Heritage marketing: una opportunità per le imprese
È fondamentale che le imprese, indipendentemente dalla dimensione, dal settore di operatività o dalla longevità, acquisiscano piena consapevolezza dell’importanza strategica del proprio vissuto. L’heritage di un’impresa e/o di un brand è un mezzo straordinariamente potente per differenziarsi dalla concorrenza, instaurando con gli stakeholder un dialogo privilegiato, fondato sul potere evocativo della storia e sul fascino di tradizioni ed esperienze che si perdono nella notte dei tempi. Leaving Footprints, spin-off dell’Università del Sannio e dell’Università Parthenope di Napoli, aiuta le imprese ad attingere dal proprio passato idee e contenuti comunicativi che possano orientare il presente e il futuro senza perdere il senso e il valore di ciò che è stato. Leaving Footprints è la prima consulting factory italiana completamente dedicata all’heritage marketing.
>Biagio Simonetti
Effetti della pandemia sull’economia delle imprese del Sannio
Con l’ausilio di rappresentazioni grafiche selezionate, sarà messo in evidenza come l’emergenza economica causata dalla pandemia da Covid-19 abbia avuto conseguenze importanti nella zona del Sannio, la quale conta il minor numero di imprese registrare nella regione Campania. Dallo studio condotto emergono sia gli impatti sulle imprese, sia le ripercussioni su mercato del lavoro e livelli di occupazione.
Università degli Studi del Sannio – Dipartimenti